Padmasana
(Posizione del fior di Loto)

 

 

Padma è un bellissimo fiore che si chiude al tramonto, e, nella posizione, i piedi dritti che escono oltre le cosce ne ricordano i petali. E' la posizione yoga per eccellenza. Richiede fianchi aperti e una pratica costante.

Benefici:

   - Calmalamente
   - Stimola bacino, colonna vertebrale, addome e vescica.
   - Allunga caviglie e ginocchia.
   - Allevia dolori mestruali e sciatica.
   - Si ritiene ch ela pratica sistematica di questa posizione fino a gravidanza avanzata faciliti il parto.

Precauzioni

   - Problemi alle caviglie e alle ginocchia.
   - Padmasana è considerata una posizione di difficoltà elevata.
     Va eseguita solo se si è già acquisita una certa dimestichezza.

Passi:

  1. Siedere per terra con le gambe distese davanti.
  2. Piegare la gamba Sx al ginocchio e porre il piede sopra la coscia Dx, quasi all'attaccatura del femore, con la palma rivolta verso l'alto.
  3. Piegare la gamba destra al ginocchio ponendo il piede sopra la coscia sinistra, così da incrociare le caviglie. I calcagni sono uniti di fronte all'osso del pube, e i piedi quasi vicino all'addome.
    Allenarsi ad abbassare le ginocchia al terreno.
    Mantenere la colonna vertebrale ben eretta. Piegare la testa in avanti contraendo il mento sullo sterno.
    Il petto sporgente, e le spalle tendono a portarsi indietro.
  4. La mano sinistra, il palmo rivolto in alto, poggiata sui calcagni. La destra, il palmorivolto in alto, posta sulla sinistra. I pollici uniti.
  5. Eseguire:
    - Spalancare la bocca e sporgere la lingua in avanti.
    - Contrarre i muscoli dello sfintere, dell'addome.
Consigli:

- Cominciare con Ardha Padmasana (ardha = metà). Dopo aver portato in posizione la prima gamba, far scivolare quella collocata più in basso sotto l'altra, e il piede all'esterno del fianco opposto.
- Quelli che si posizionano in Padmasana per fare esercizi di meditazione o pranayama, tendono a incrociare le gambe sempre nello stesso modo.
Alla lunga questa abitudine può determinare distorsioni alle anche.
Alternare legambe, nei giorni pari e nei giorni dispari.