L' intero corpo umano gioca un ruolo da protagonista nei potenti meccanismi
d' attrazione e desiderio scatenati dal sesso. Ecco le parti
più importanti di questo speciale linguaggio del corpo.
1 Il cervello
Controlla ormoni, comportamenti e anche le fantasie.
Come si chiama l' organo sessuale più importante e più grande
nella specie umana? Sembra una domanda banale, ma non lo
è. La risposta giusta, secondo i sessuologi, è infatti “il
cervello". è nel cervello che si sviluppano le fantasie
che accendono il desiderio. Ed è da “centri di controllo”
come l'ipotalamo e il nucleus accumbens che
è guidato, attraverso una cascata di ormoni, lo svolgimento
del rapporto sessuale. è grazie al cervello che si decidono
quali sono i comportamenti più adatti nelle varie situazioni
del corteggiamento e del rapporto di coppia, in una specie
di infinita partita scacchi. Ed è sempre qui che si immagazzinano
i modelli di bellezza che costituiscono il nostro immaginario
erotico e che sono così importanti nelle prime fasi della
seduzione. Modelli che sono spesso un retaggio dell'evoluzione
della nostra specie: indicatori di forza per i maschi (sedere,
spalle, muscoli, voce) e di fertilità (fianchi, seno, sedere)
per le donne.
Il colpo di fulmine visto dal cervello
Negli incontri tra due potenziali amanti il cervello svolge un ruolo
determinante e inconsapevole. Prima si attiva la corteccia
temporale, dov'è il "deposito immagini facce" per il riconoscimento(1).
Il giudizio estetico, se positivo, viene espresso nella
corteccia frontale sinistra (2). Con l'incrociarsi degli
sguardi si attiva lo striato ventrale (3), deputato al piacere
della ricompensa e attivato anche dal gioco d'azzardo. Lui
si avvicina e percepisce l'odore di lei (4), importante
nella scelta del partner. Poi tocca alla corteccia orbito-frontale
(5), area solo umana della morale, che valuta eventuali
sensi di colpa nei confronti del partner abituale.
Vai! Infine, se l'incontro finisce a letto, l'ordine per una sequenza
(erezione, accoppiamento, eiaculazione), difficile da interrompere,
parte da un gruppo di cellule dette Bnst (6). Il
legame di coppia si stringe nell'ipotalamo (7); l'euforia
da "cotta" nasce nel cingolato anteriore (8)
2 Il sedere
Per i primati è la principale arma di seduzione.
Ma così tondo e irresistibile. . . L' abbiamo solo noi.
Il sedere è da sempre lo strumento più efficace di seduzione in tutte
le quasi 300 specie di primati esistenti. Ma quello dell'uomo
ha una caratteristica unica: natiche semicircolari sporgenti,
che derivano dal camminare in posizione eretta. E per quanto
questo modo di camminare lo abbia reso meno visibile. è
rimasto nell'immaginario erotico, sia maschile sia femminile,
una forrnidabile arma d'attrazione.
In epoca greca l'attributo che più spesso era dato alla divinità della
bellezza, Venere, era "callipigia" cioè "dalle belle natiche".
E c'è perfino chi sostiene (come l'antropologo Desmond Morris)
che il simbolo universale dell'amore, la forma - stilizzata
- del cuore, rappresenti in realtà il sedere femminile.
Le caratteristiche che rendono attraente un sedere variano
però da Paese a Paese e di epoca in epoca. E anche fra le
diverse popolazioni: in genere i neri hanno un sedere più
grosso e scultoreo grazie alla maggiore percentuale di masse
muscolari rispetto ai bianchi.
Come gobbe di cammelli
Ma tra le popolazioni africane dei Boscimani e degli Ottentotti. anche
i glutei di un centometrista di colore sarebbero considerati
troppo piccoli. Loro apprezzano infatti la "steatopigia"
cioè l'ipertrofia delle natiche. Nell'Islam devono invece
essere bianchissime e abbondanti. Mentre nella pittura erotica
degli indiani d'America uomini e donne, completamente vestiti,
lasciano scoperto solo il fondoschiena.
Ma il sedere non ha solo valenze erotiche. è anche la più imponente
massa muscolare del corpo umano, un inesauribile deposito
di energie. di grassi (come le gobbe dei cammelli). la parte
del corpo che ci permette di stare seduti, muovere le gambe
e camminare. Insomma: una vera meraviglia. Coperto per secoli
in osservanza a tabù morali, ora il sedere torna a essere
valorizzato: dai vestiti attillati degli anni '60, oggi
si è arrivati al "vedo-non vedo" degli abiti da sera e al
tanga. Molti antropologi ritengono che il seno si sia sviluppato
come richiamo erotico da esibire nella postura eretta in
sostituzione del sedere. I gusti, poi, variano con le epoche:
primitivi e africani apprezzano la steatopigia, cioè l'ipertrofia
dei glutei, simbolo di fecondità . . . E di fortuna, come
dimostrano molti coloriti modi di dire tuttora in uso.
3 IL SENO
Non è un organo sessuale, ma attrae.
Perchè . . . "sostituto del sedere"?
Per l'antropologo Desmond Morris la natura ha favorito lo sviluppo
del seno per rendere più attraente anche l' aspetto frontale.
A parte lo sguardo... La parte del corpo femminile che più
attrae gli uomini è il seno. Banale? Sì, ma anche molto
strano. Il seno non è un organo sessuale, non esistono altri
animali che lo usino come strumento di richiamoo sessuale
(avete mai visto un toro interessato alle mammelle di una
mucca?). E anche all'interno della specie umana non è sempre
considerato un richiamo erotico: in alcune zone dell'Africa
e dell'India, per esempio non lo è.
Fonte di cibo e di piacere
La spiegazione più accreditata, avanzata dall'antropologo britannico
Desmond Morris è che il seno sia erotico perché somiglia
al sedere. Meglio: perché lo sostituisce. Per lanciare un
segnale sessuale le femmine di scimmie esibiscono le natiche,
come probabilmente facevano le nostre progenitrici. Poi,
con l'acquisizione dell'andatura eretta, per rendere anche
l'aspetto frontale seducente,l'evoluzione ha favorito lo
sviluppo di due rigonfiamenti simmetrici che ricordano i
glutei. Oggi le relazioni sociali avvengono frontalmente,
quindi è inevitabile che le parti più osservate in una donna
siano occhi e seno.
E poi c'è una ragione inconscia: il seno evoca una sensazione di sicurezza
e calore perché rappresenta il primo contatto intimo del
neonato, fonte di cibo e di piacere. Non a caso la sua potenza
è raccontata persino dalla Bibbia, nel Cantico dei cantici.
E quadri come la "Tempesta" di Giorgione e "la Fornarina"
di Raffaello ne celebrano la potenza e il mistero.
Guardarsi negli occhi?
Molto meglio il décolleté. Qual è la parte del corpo che esercita una
maggiore attrazione? A un ballo, la prima cosa che i maschi
osservano è il seno, mentre le donne sono più attente al
sedere e, in genere, alla struttura corporea.
E poi nacque il reggiseno Quand'è nato il reggiseno? Nel Periodo
romano c'erano il "mammillare", fascia di cuoio che appiattiva,
e lo "strophium", che avvolgeva senza comprimere. Poi più
nulla fino al Rinascimento, quando le donne indossano un
pettorale di tela rigida. Solo dal '600 il seno è spinto
in alto col corsetto, ma è lasciato libero sotto la camicia.
Dopo la Rivoluzione francese il busto, in tessuto leggero,
è indossato sopra la camicia e compare il "fichu", fazzoletto
che avvolge e sostiene le mammelle. Invenzione USA. Il reggiseno moderno è brevettato
negli Usa da Caresse Crosby nel 1914: è formato da due fazzoletti
e un nastro. Da allora l'indumento vive alterne fortune:
raro durante la Guerra perché scarseggiavano i tessuti,
rinasce nel '50 con le nuove fibre sintetiche. Le femministe
degli anni '60 lo bruciano in piazza; negli ultimi 20 anni
diventa strumento di seduzione (anche tecnologico), ottenuto
assemblando oltre 30 parti diverse.
4 La bellezza ormonale:
Mani, Bocca, Spalle, Fianchi, Piedi.
La maggior parte delle zone "erogene" del corpo umano è indice di salute
e di fertilità, o (nei maschi) di forza: tutte qualità governate
dagli ormoni. Anche se i criteri estetici e le parti preferite
del corpo umano possono cambiare nel corso del tempo e a
seconda dei luoghi, ci sono alcuni "punti caldi" che influenzano
da sempre in modo irresistibile la scelta dell'uomo o della
donna da corteggiare. è un retaggio ancestrale, che probabilmente
abbiamo ereditato dagli ominidi e che è stato selezionato,
secondo i meccanismi dell'evoluzione, in milioni di anni.
Lui & Lei
Le parti del corpo femminile che più attraggono i maschi sono
quelle che indicano fertilità o sono manifestazione di ormoni
utili per la riproduzione. Come il seno e i fianchi larghi
(che garantiscono le qualità di mamma), i capelli luminosi
(indice di salute), la pelle liscia (indice di giovinezza),
fronte spaziosa, occhi grandi (sono essenziali nel primo
contatto), naso piccolo. Labbra carnose e rosse attraggono,
secondo gli antropologi, perchè "imitano" i genitali femminili.
Seni simmetrici e sodi. rapporto ' vita fianchi 0,7 (la
vita deve essere il 70% dei fianchi). E oggi anche l'ombelico,
che "allude" ai genitali.
Mentre ad attrarre le donne sono soprattutto le parti del corpo
maschile che indicano la forza, una qualità indispensabile
in passato per garantire la sicurezza e le crescita dei
figli: Alta statura, spalle larghe, muscoli (da quelli del
sedere a quelli del tronco, ai pettorali), fronte ampia,
sopracciglia marcate, mascella larga (favorita dagli ormoni
maschili), mento pronunciato. Rapporto vita-fianchi 0,9.
5 I Genitali
Celati dai vestiti, ma presenti in molti oggetti.
Le forme degli organi sessuali sono usate come simboli in molti utensili,
spot e riti. Mentre le zone erogene "secondarie" (seni,
labbra, capelli, sedere), sono sempre più spesso esibite
dalla moda, i protagonisti principali di quello straordinario
fenomeno che chiamiamo sesso, i genitali, stanno in genere
ben nascosti sotto i vestiti. In compenso appaiono, in forma
allusiva, in un'infinità di oggetti.
In passato i simboli degli organi genitali maschili e femminili erano
molto più espliciti: i totem precolombiani degli indiani
d'America avevano una chiara forma fallica; i cippi funerari
etruschi avevano forma fallica per i maschi e di casetta
per le donne. E anche lo scettro dei re era una chiara allusione
all'origine sessuale del potere maschile. Oggi la pubblicità
sfrutta missili, banane, bottiglie di spumante e altri oggetti
che possono ricordare il fallo. E i genitali riappaiono
nei riti della nostra società, come il matrimonio: l' anello
(come i tutti i cerchi simbolo femminile) che lei
infila al dito (simbolo maschile) di lui.
I rituali di conquista
Se foste dei cervi, avreste a disposizione un solo
giorno per conquistare la vostra partner. Se foste paradisee,
gli splendidi uccelli tropicali, per attirare l'attenzione
delle femmine vi mettereste a testa in giù ed emettereste
suoni incredibili.
Quando si tratta però di corteggiare una donna, i
rituali possono essere altrettanto pittoreschi. Muscoli
messi ìn bella vista, auto potenti esibite come trofei,
voce alta e battute brillanti: un piccolo campionario delle
strategie usate dagli uomini per attirare l'attenzione dell'altro
sesso. Se vi sembrano più sottili rispetto ai canti degli
uccelli o alle lotte spietate dei cervidi, il motivo è il
tempo: a differenza della maggior parte degli animali, l'uomo
ha a disposizione tutto l'anno per cercare una compagna.
Sussurrate il vostro amore
«Per l'animale maschio», spiega Enrico Alleva, direttore
del Laboratorio di Fisiopatologia comportamentale all'Istituto
superiore di sanità di Roma, «mettere in mostra grandi code
o corna imponenti significa rendersi più vulnerabile nei
confronti dei predatori. Chi lo fa vuole comunicare che
dispone di geni forti e sani, che gli permettono di sopravvivere
nonostante tutto». I maschi di rane, per esempio, sfidano
il pericolo gracidando rumorosamente per attirare l'attenzione
delle femmine. Una strategia familiare anche per qualche
uomo. «In presenza di una donna attraente, gli uomini tendono
spesso ad alzare la voce o a ridere più rumorosamente»,
spiega Marco Pacori, esperto di Comunicazione non verbale.
«Una voce forte è certamente indice di una personalità dominante.
Meglio evitare però le risate troppo fragorose, è preferibile
sorridere in modo rasserenante: i rapporti con l'altro sesso
generano sempre una certa diffidenza e per avere successo
bisogna mostrarsi sì forti e dominatori, ma anche rassicuranti».
Al posto dei muscoli
Un mix complesso che si esprime in un gioco di gesti.
«Gonfiare il torace e tirare in dentro la pancia, per esempio,
serve all'uomo per aumentare la dimensione “psicologica”
del proprio corpo», prosegue Pacori. «Mentre sorridere,
distendere i tratti del volto, sedersi con le gambe leggermente
divaricate sono altrettanti modi per esprimere un approccio
non aggressivo».
E chi sui muscoli non può contare? Gli umani rimediano
utilizzando abiti dalla forma squadrata e imbottiture che
li fanno apparire più robusti e quindi desiderabili. Ci
sono invece animali, soprattutto rettili, che adottano lo
stratagemma di gonfiarsi per apparire più grandi e potenti.
«Lo fanno i varani, ma anche le comuni fucertole», prosegue
Alleva. «Alcuni di questi rettili alzano la testa per mostrare
le macchie colorate sotto la gola che diventano più vivide
nel periodo degli amori. Altri gonfiano le sacche che hanno
ai lati del collo oppure mettono in evidenza squame o aculei,
a volte colorati».
Falla ridere: Le donne si conquistano con una
risata
Il segreto per un rapporto spumeggiante e ricco di
passione non è riempirla di attenzioni e di regali, ma farla
sganasciare dalle risate da mattina a sera, perché sono
loro che lo desiderano.
Molte donne, soprattutto tra le più giovani, non ci penserebbero
due volte ad abbandonare il proprio partner per un po' di
divertimento!
Ma sapete qual è il significato originario del verbo
divertirsi? Deriva dal latino divertere, vuol
dire cambiare, distogliere, volgere altrove. Detto con un
sinonimo più moderno: evadere. Evadere dalla routine
della vita quotidiana, dalla noia che, secondo le donne
intervistate è la peggior nemica della felicita , dell'
amore e del sesso . Proprio la noia è il peggior male che
possa affliggere la coppia.
La soluzione è semplice: basta saper far ridere e
un po' di fantasia! Il segreto per una relazione duratura
con la propria partner? Farla ridere!
L'importanza dell'olfatto
Attenzione anche a non sottovalutare I'importanza
dell'olfatto: tutti gli animali, compreso l'uomo, hanno
delle ghiandole che producono sostanze odorose, richiami
sessuali chimici. Il loro messaggio raggiunge i centri nervosi
del sistema limbico attraverso i recettori dell'olfatto,
localizzati alla radice del naso. La nostra reazione a questi
segnali è del tutto inconscia, sebbene sia molto intensa.
Anche chi è solito conquistare con fiori e regali,
è in ottima compagnia. «Fra gli animali, le offerte sono
più spartane, ma non meno gradite», conferma Alleva. «Molti
uccelli come le averle, per esempio, esibiscono insetti
e piccole lucertole, magari infilzandole su rametti o filo
spinato. Il dono del cibo è un classico segnale non aggressivo,
serve a tranquillizzare la femmina e indurla a seguire il
maschio. Magari nel nido, decorato per l'occasione con
pietruzze o ramoscelli, come fanno molti uccelli e alcuni
animali marini come il polpo».
Se mancano le idée
Se siete a corto
d'idee per conquistare la vostra donna (ma anche uomo) dei
sogni, potete prendere spunto da una delle strategie utilizzate
dagli animali: pur non essendo una assoluta garanzia di
successo, sicuramente vi aiuteranno a comunicare al potenziale
partner il vostro interesse.
Se poi avete la fortuna di arrivare a un bacio, dovrete
giocare la «partita» della seduzione sul filo delle reazioni
chimiche. Aumento della pressione sanguigna e della sudorazione,
battiti accelerati, sudore: la responsabile dello «stress
da bacio» è l'adrenalina prodotta dall'ipotalamo. Uno stress
decisamente piacevole e positivo, però, che gli europei
hanno la fortuna di considerare un «preliminare».
Gli americani, invece, considerano il bacio un gesto
erotico, che accompagna il rapporto sessuale e lo suggella.
Non a torto, visto che secondo gli esperti il bacio è il
contatto intimo per eccellenza. Ancora di più dell' unione
sessuale.
Il Bacio
Tra i ricordi più splendenti che ci terremo per sempre sono i
baci. Il bacio unisce più di un rapporto sessuale, rivela
chi siamo, è quanto di più intimo possiamo condividere.
Delle persone che amiamo o che abbiamo amato ci tornano in mente le
labbra. Sulle nostre. Sulla pelle. Perché? Ci viene spiegato
con la poesia.E adesso ci si è messa anche la scienza ad
analizzare la magia di un bacio. Neurologi, psicologi, fisiologi
fanno un gran parlare della biochimica delle emozioni. Il
bacio, studiato, analizzato, sezionato perde un po'
del suo fascino. Ma per fortuna la vita ce lo riabilita
tutto.
Nel bacio come atto sessuale tra adulti, sopravvive il significato
di accudimento tra genitori e prole: e poiché più spesso
è il maschio introduce la propria lingua nella bocca della
femmina, si perpetua simbolicamente il ruolo attivo del
primo come procacciatore di cibo per la compagna e di suo
protettore. Esperienze infantili fondamentali per la vita
umana sono legati alla bocca e alla lingua, innervata e
sensibilissima. Questi due organi sono i nostri primi strumenti
di esplorazione del mondo circostante. Vengono prima degli
occhi: il neonato conosce il mondo con la lingua e la bocca
prima ancora di vederlo. Il mondo per il nuovo nato è il
seno della madre, che prevede l'impiego coordinato di labbra,
palato e lingua, già noto per istinto, facente parte della
strumentazione di base di tutti noi. Baciare quindi rievoca
esperienze arcaiche, archiviate in un luogo defilato della
mente, ma non per questo meno vitali e influenti nel presente
e su chi siamo diventati.
Baciare una persona è il modo più diretto e autentico di mettersi in
relazione con lei. Una relazione profonda, fusionale, simultanea.
Addirittura più di un rapporto sessuale, che implica un
gioco di alterità tra i partner, nella gestualità e anche
nella tempistica. Il bacio è una relazione tra sensi prossimali
(distali: vista e udito. Prossimali: olfatto, tatto e gusto).
E' attraverso i sensi prossimali che si supera una soglia,
il limite tra noi e gli altri. Si entra nel territorio
dell'altro, conoscendolo e rivelandogli il nostro. Con risultati
a volte sorprendenti: perché un bacio può capovolgere un
rapporto emotivo basato sulla percezione visiva o uditiva
di una persona, cioè determinato dai sensi distali. Prima
di baciarla, e quindi di entrare in relazione con
lei la trovavamo attraente e ora ci disgusta. E viceversa.
Incontrare qualcuno in un bacio significa imparare molto di lui. E
tutto in una volta. Il bacio è una cartina al tornasole.
Perché ciascuno bacia a modo suo e si racconta. Anche se
è poco romantico specificare, ci sono dei parametri che
la dicono lunga: staticità o dinamicità della lingua, rigidità
o rilassatezza della medesima, labbra aperte o socchiuse,
profondità del bacio, ritmo, durata, respiro. Ciascuno di
questi aspetti ha un significato specifico e variabile in
funzione di chi glielo attribuisce: rivela generosità, coraggio,
slancio vitale, fantasia, ma, anche aggressività, insicurezza,
ansia, incomunicabilità, avarizia. Senza dimenticare il
fattore età: il bacio ha valenze diverse anche a seconda
dell' età in cui lo si scambia. Per i giovanissimi, la dimensione
esplorativa è prevalente, così come quella sperimentale
in campo erotico.
E che succede a coloro che giovani non sono più e hanno cassetti pieni
di vita e di baci, donati, scambiati, rubati, che considerano
scaduto il tempo delle effusioni semplicemente su base anagrafica
o anche per la stanchezza di lottare per amare? La vita
non è finita per chi ancora desidera un bacio, un inatteso
e meraviglioso incontro di uomini e donne sulla soglia delle
loro bocche. Un bacio dice che siamo in gioco, conferma
sentimentalmente chi fa parte praticamente della nostra
vita, apre le braccia a chi bussa alla porta, invita, promette,
seduce. Allo stesso modo, anche il bacio negato parla; a
esso tocca l'ingrato compito di rifiutare, sospendere, eludere.
Non mentiamo. Non sprechiamo. Ma se lo sentiamo germogliare
dentro, facciamolo fiorire. Non neghiamo mai a noi stessi
e agli altri la grazia di un bacio. Rilassante: Nell'atto di baciarsi si attivano
due ormoni: La vasopressina, più importante nell'organismo
maschile, e l'ossitocina, prevalente in quello femminile.
Nel gioco entrano anche le neurotrofine, proteine che alimentano
i neuroni. Gli effetti di vasopressina e ossitocina: Hanno
un'azione rilassante che produce sensazioni di pace e di
benessere, facendo aumentare la fiducia in se stessi e
quindi l'autostima. In più rilassano i muscoli, riducendo
il battito cardiaco e favorendo la vasodilatazione: distendono
cioè le pareti delle arterie migliorando la circolazione
e contribuendo ad abbassare la pressione. Antistaminico: Le neurotrofine aiutano a mantenere
in buona salute il cervello: Nel soggetto adulto, o in età
avanzata, dove non si sono manifestate particolari patologie,
l'azione delle neurotrofine riduce il rischio di malattie
neurodegenerative. Diverso è il discorso che riguarda gli
allergici, specie i giovani: il bacio può agire come un
efficace antistaminico, inibendo i mediatori biochimici
responsabili delle reazioni allergiche, con un evidente
miglioramento delle condizioni generali. Immunizzante: Lo scambio dei batteri contenuti nella
saliva fa aumentare le immunoglobuline di tipo A, quelle
coinvolte nelle secrezioni, rafforzando le difese immunitarie
dei singoli partner. Antidepressivo: In quanto ormoni del benessere emotivo,
vasopressína e ossitocina potrebbero agire positivamente
sui malati di depressione: il bacio quindi potrebbe rivelarsi
un efficace antidoto naturale. I giovani depressi (in questo
del tutto simili agli adulti) probabilmente baciano poco,
mostrando spiccatamente una tendenza a ridurre al minimo
le frequentazioni sociali e il numero di rapporti personali,
ad avere un atteggiamento autosvalutante e a spostare il
baricentro della loro vita sul prossimo, la cui eventuale
valutazione anche solo lievemente negativa può renderli
estremamente vulnerabili. Uno smacco insormontabile, immaginando
il quale fuggono preventivamente, senza misurarsi.
Alla scoperta del Sesso
Viaggio nelle profondità del corpo umano. Alla scoperta
delle trasformazioni biochimiche che si scatenano in noi
prima e durante il sesso.
Perché le donne provano l'orgasmo con frèquenza inferiore
ai maschi'? Perché a volte è sesso e altre è amore? E perché
in fatto di attrazione fisica il cervello obbedisce al corpo?
Domande che oggi trovano risposta in studi che ci riportano
a una evidenza scientifica: siamo governati dalla fisiologia
e da complessi meccanismi. Comprese tutte le trasformazioni
del corpo umano quando si scatenano gli ormoni. Certo la
spinta al sesso e alla riproduzione entra spesso in conflitto
con la cultura e l'educazione. Dal primo incontro all'atto
conclusivo è un equilibrio precario: gli ormoni emessi dalle
strutture più profonde e antiche del cervello (ipofisi e
ipotalamo) combattono con stimoli, ricordi e inibizioni
elaborati dalla corteccia frontale. Così l'atto sessuale
si presenta come una "conquista finale" che le spiegazioni
della scienza rendono ancora più affascinante. Quando due
persone sono interessate l'uno all'altra, ogni segno è interpretato
con grande attenzione dalle zone del cervello sviluppate
per analizzare le sensazioni. Ma è col tatto che si inizia
il rapporto vero. Anche se non tutto il corpo risponde allo
stesso modo, perché la combinazione di sensori cambia secondo
la zona: ci sono gruppi di cellule che rispondono alla pressione,
alle vibrazioni o alla temperatura. Le labbra e gli organi
sessuali, per esempio, sono molto ricchi di sensori tattili,
ed è per questa ragione che giocano un ruolo così importante
negli scambi sessuali; tanto che una parte rilevante della
"corteccia sensoria" del cervello è dedicata ad analizzare
i segnali provenienti da labbra e lingua. Ma il cervello
elabora i segnali in modo diverso secondo le occasioni,
le persone e il nostro stato interno. Nel momento in cui
la pelle è stimolata da un tocco, anche leggero, e i nervi
inviano la sensazione percepita, se ci tocca un estraneo,
tendiamo a ritrarci. Se la stessa identica sensazione proviene
da una persona amata, scatena una serie di reazioni ben
diverse.
Nella prima fase della risposta sessuale, quando l'interesse
si trasforma in eccitazione, si risponde agli stimoli e
all'attrazione: all'interno del corpo tutto cambia. II cuore
batte più forte e i muscoli si tendono: sono i processi
biologici che sommati danno l'eccitazione. Al primo è anche
collegata la dilatazione dei vasi, in modo che il sangue
possa fluire più rapidamente nelle zone dov'è necessario.
E i muscoli si tendono proprio nelle zone erogene, come
i capezzoli (sia negli uomini sia nelle donne), la vagina
e lo scroto. L'intricata preparazione all'atto sessuale,
che coinvolge tutto il corpo, dimostra come la nostra specie
si sia evoluta per trarne il massimo piacere. Perché questo
accada è però ancora un mistero evolutivo: forse serve a
rafforzare il legame tra i membri della coppia, o convincere
il maschio a non fuggire dopo l'accoppiamento, come succede
in altre specie. Solo così può essere indotto a prendersi
cura dei piccoli.
L'ovaia è un organo complesso, che ogni mese produce una
cellula adatta alla fecondazione attraverso un intricato
concerto di ormoni, la cui concentrazione si alza e si abbassa
secondo le condizioni, il periodo e la salute della donna.
La produzione ciclica delle cellule sessuali è però un processo
che ha inizio quando la donna ha pochi mesi di vita: in
quel momento infatti ogni ovaio raggiunge la sua "dotazione"
di uova fecondabili, che durerà tutta la vita. Liberato
dall'ovaia dal rilascio di ormoni come I'Fsh e I'Lh, l'uovo
viaggia attraverso le tube di Falloppio fino all'utero.
Qui ha la possibilità di incontrare la cellula maschile,
lo spermatozoo, e di essere fecondato. Se ciò non avviene,
l'intera parete dell'utero, che si era sviluppata per accogliere
l'uovo fecondato, si sfalda e viene espulsa dal corpo femminile:
sono le mestruazioni.
Mentre l'uovo femminile è merce preziosa, "prodotto" una
volta al mese con grande dispendio di energia e attenzione,
gli spermatozoi maschili sono minuscoli e facili da produrre,
tanto che ogni giorno ne nascono milioni. I testicoli umani,
gli organi che li sintetizzano, sono situati fuori dal corpo,
forse per tenere bassa la temperatura della "fabbrica".
Dopo il complicato processo di produzione le minuscole cellule
sessuali maschili si spostano dai testicoli agli epididimi.
Qui rimangono fino al momento dell'espulsione, quando, uniti
a liquidi prodotti dalla vescichetta seminale e dalla prostata,
si avventurano nel corpo femminile. Dove avviene la loro
maturazione definitiva, un processo chiamato capacitazione.
Dopo, e solo dopo, potranno essere in grado di fecondare
l'ovulo.
L'ipofisi, il direttore d'orchestra è una ghiandola non
più grande di un pisello. La sua funzione è stata a lungo
un mistero, tanto che si pensava servisse solo a produrre
muco. Ma senza di essa il corpo non funziona. è infatti
una vera centrale di smistamento di ormoni che comandano
quasi tutte le funzioni del corpo: dalla crescita alla pressione
sanguigna, dalla produzione di latte al metabolismo. Ma
I'ipofisi, situata in un alloggiamento osseo alla base del
cranio, organizza soprattutto le funzioni degli organi sessuali,
sia nei maschi sia nelle femmine. è da qui che partono i
comandi per la produzione, in altri distretti del corpo,
degli ormoni sessuali: estrogeni, testosterone e Dht. Che,
nonostante siano designati come ormoni femminili (estrogeni)
e maschili (testosterone e Dht), sono presenti tutti in
entrambi i sessi. è infatti solo un equilibrio tra queste
sostanze che conduce a risposte sessuali corrette in maschi
e femmine.
Nonostante le evidenti differenze esterne, l'apparato sessuale
femminile e quello maschile hanno la stessa origine embriologica;
anche se già a sole otto settimane di sviluppo nel feto
si possono notare le strade diverse che prenderanno gli
organi. Prima e durante il rapporto sessuale, l'intero apparato
femminile si modifica profondamente; si arricchisce di sangue
e diventa più sensibile alle stimolazioni. Su questa base
"biologica", tuttavia, si innesta l'intricata stratificazione
di natura e storia culturale che porta ogni società a considerare
in maniera diversa l'atto sessuale. Che però ha una caratteristica
comune, nella maggior parte delle società. conosciute: avviene
in luoghi nascosti. Secondo gli etologi umani, la ragione
di ciò potrebbe essere la vulnerabilità delle persone coinvolte
nell'atto.
L'apparato riproduttore maschile va incontro a notevoli
cambiamenti prima del rapporto; si riempie di sangue che
occupa i corpi cavernosi del pene e induce l'erezione. Altrettanto
rapidamente torna in situazione di riposo dopo il rapporto.
L'esperienza dell'orgasmo, comune a entrambi i sessi, ha
sollevato parecchi interrogativi negli studiosi del comportamento,
specialmente per quanto riguarda quello femminile. La psicologa
Elisabeth Lloyd elenca le ipotesi che spiegano, dal punto
di vista evolutivo, la funzione dell'orgasmo femminile;
sono quasi trenta e vanno dal fatto che l'orgasmo è più
forte con i compagni più desiderabili all'idea che le contrazioni
che lo accompagnano "aspirino" gli spermatozoi nel tratto
riproduttivo. Lloyd trova difetti in ognuna di queste ipotesi,
e giunge alla conclusione che l'orgasmo femminile altro
non è che un sottoprodotto di quello maschile. E come tale
è evolutivamente inutile.
Glispermatozoi, che per arrivare all'obiettivo devono sostenere
qualcosa di simile a una vera e propria maratona. Durante
l'atto sessuale, che culmina con I'eiaculazione, circa 400
milioni di loro vengono riversati nel canale cervicale della
donna, dal quale migrano per 3 0 4 giorni verso la cavità
dell'utero. A una velocità pari a 35 millesimi di millimetro
al secondo, lo spermatozoo raggiunge una delle due tube
entro 4-6 ore e lì avviene una fortissima selezione: soltanto
alcune centinaia riescono a raggiungere le ampolle degli
ovidotti. Tutti gli altri muoiono nella risalita e sono
fagocitati dai leucociti presenti nell'utero. I gameti maschili
acquistano la capacità di fecondare durante questa difficile
risalita delle vie genitali femminili, ma solo uno di loro
arriverà a fecondare la cellula uovo. Lo zigote così formato
migrerà attraverso l'ovidotto per raggiungere il lume dell'utero,
dove andrà poi ad annidarsi: ormai è fatta!
Ogni parte del corpo umano è coinvolta nel sesso; ma anche
tutte le strutture cerebrali contribuiscono, in un modo
o nell'altro, all'esperienza. è un delicato gioco di equilibrio
tra la parte più evoluta, la corteccia, e le più antiche,
I'ipotalamo e I'ipofisi. La prima si abbandona a pensieri
e fantasie sessuali che possono dare lo spunto giusto per
il rapporto, le altre controllano l'intero processo con
la produzione di numerosi ormoni. Ancora, l'area del cervello
definita sistema limbico governa e coordina le emozioni,
positive e negative, che accompagnano ogni esperienza. I
segnali, che giungono al cervello attraverso le vie più
varie, sono elaborati grazie alla produzione di sostanze,
neurotrasmettitori come I'ossitocina o l'ossido nitrico
(che regola il flusso sanguigno), che mediano le reazioni
del corpo. L'intero processo è così delicatamente bilanciato
che anche gli apporti di sostanze esterne possono modificarlo
profondamente.
Alcol, droghe e farmaci possono cambiare l'equilibrio ormonale
e rendere il sesso un'esperienza negativa. Per quanto riguarda
il primo, persino Shakespeare disse, nel Macbeth: «It provokes
the desire, but it takes away the performance» (provoca
il desiderio, ma peggiora la performance). Se una modesta
quantità può contribuire a diminuire l'inibizione del primo
incontro, infatti, bere molto ottunde le sensazioni; per
l'uomo è più difficile raggiungere l'erezione e per la donna
l'orgasmo. Con diverse modulazioni, anche l'uso, o l'abuso,
di sostanze psicotrope ha effetto sul sesso; è stato dimostrato
che, a dosi elevate, la sostanza attiva della marijuana
(Thc) riduce la produzione di ormoni sessuali. La cocaina,
se pure diminuisce le inibizioni e aumenta l'eccitazione
sessuale, a dosi più elevate ha un effetto depressivo.
Diverso e più controverso, forse perché modificato da profonde
stratificazioni culturali, è il ruolo dei cibi afrodisiaci.
La lista di sostanze che dovrebbero aumentare il desiderio
e l'eccitazione è quasi infinita, dalle ostriche alla mandragola,
dal miele a numerose spezie al cioccolato. A volte, l'unica
connessione tra sostanze e proprietà afrodisiache è dovuta
alla somiglianza tra una parte della pianta e gli organi
sessuali, come nel caso del ginseng o delle oloturie (cetrioli
di mare); altre volte è la rarità del cibo che fa pensare
al suo potere. In nessun caso (a parte quello di sostanze
molto pericolose come la cantaridina) la scienza è arrivata
a stabilire con certezza il potere afrodisiaco di un cibo.
Tanto che Manuel Vàzquez Montalbàn scrisse, nelle sue Ricette
immorali: «Nessuno ha mai sedotto soltanto grazie al cibo».
Dopo l'atto, i corpi di maschi e femmine rispondono in maniera
diversa. In media ci vogliono da 10 a 20 minuti per "calmarsi",
ma nella femmina la discesa dell'eccitazione è un processo
lento, mentre nei maschi c'è un vero e proprio crollo. Tanto
che molti si sono chiesti se questa sonnolenza non abbia
un qualche tipo di spiegazione. Questa, dal punto di vista
biochimico, chiama in causa il rilascio da parte del cervello
di un cocktail di composti, tra cui la noradrenalina, la
serotonina, Vossitocina, l'ossido nitrico e l'ormone prolattina.
La prolattina in particolare è legata alla soddisfazione
dopo l'atto sessuale, e la quantità di questa sostanza è
direttamente proporzionale al "tempo di recupero". Ma la
sonnolenza per i maschi potrebbe essere anche solo un effetto
collaterale della presenza nel sangue degli stessi ormoni.
II loro primo scopo, con un profondo significato evolutivo,
sarebbe infatti quello di stringere i legami tra i componenti
della coppia. Indispensabili perché il maschio non "fugga"
quando arriva il frutto del concepimento.
Le fasi dell' Amore
L'amore viene spesso paragonato a una droga da cui è impossibile liberarsi.
La novità è che ora sono d'accordo anche gli scienziati:
«Da un punto di vista psicologico, l'amore non è altro che
la soddisfazione di un desiderio, magari associato anche
al raggiungimento di una certa stimolazione sensoriale.
In gioco ci sono i concetti di piacere e gratificazione,
che sono coinvolti anche nei comportamenti in cui si manifesta
dipendenza». Qui non si tratta solo di psicologia: diversi
studi, negli ultimi anni, hanno dimostrato che l'amore è
una faccenda di fisiologia e biochimica e proprio da un
punto di vista chimico ha non pochi punti in comune con
il fenomeno della dipendenza da droghe.
Partiamo dal primo incontro. Si guarda una persona, la si
trova attraente, si capisce di essere in qualche modo ricambiati
e l'organismo sembra perdere il controllo: le guance si
arrossano, le mani sudano, lo stomaco si chiude, il cuore
batte all'impazzata, le pupille si dilatano.
Una vera e propria tempesta, insomma. Che gli scienziati
attribuiscono a una molecola in particolare, la feniletilamina
(Pea), che in elevate concentrazioni induce effetti simili
a quelli delle anfetamine e che agisce sul comportamento
amoroso regolando la produzione di due ormoni: la dopamina
e la noradrenalina. La dopamina è un neurotrasmettitore
legato a un circuito neuronale che genera sensazioni gratificanti
e piacevoli quando si soddisfano stimoli come la fame, la
sete e il desiderio sessuale. Ecco perché, nelle prime fasi
dell'innamoramento, il desiderio di stare con la persona
amata continua a crescere: l'incontro con il partner provoca
il rilascio di dopamina e una sensazione piacevole che il
soggetto è spinto a rivivere.
Se la dopamina è responsabile della sensazione di benessere,
la noradrenalina è responsabile dell'agitazione. Questa
molecola provoca eccitazione ed euforia, riduce l'appetito
e aumenta il rilascio di adrenalina che, a sua volta, determina
un aumento del battito cardiaco, della frequenza respiratoria
e della pressione del sangue. Come se non bastasse, la noradrenalina
provoca vasocostrizione: una condizione che, a livello dell'organo
sessuale maschile, favorisce l'erezione.
Tutte queste sono le caratteristiche dell'amore romantico,
quella fase dell'amore che consente di concentrare un'enorme
quantità di energia sul partner, che diventa l'unico vero
motivo di interesse, al punto di non mangiare e non dormire
più. In realtà, per chiudere il quadro dell'amore romantico
bisogna chiamare in causa ancora un'altra molecola, la serotonina,
i cui livelli nel cervello delle persone innamorate sono
più bassi del normale, e ciò rende probabilmente conto dei
comportamenti di natura ossessiva.
La fase dell'amore super romantico, ovviamente, non è eterna.
Ma quanto dura esattamente? L' innamoramento dura al massimo
un anno o poco più: dopo questo periodo, il batticuore e
le farfalle nello stomaco passano. E il passaggio è evidente
anche a livello biochimico: Mentre i neo-innamorati mostrano
elevati livelli di una particolare sostanza - il fattore
di crescita nervosa: le neurotrofine - nel corso del tempo
la concentrazione di questa sostanza diminuisce.
Come ben sappiamo, però, la fine dell'amore romantico non
è la fine di tutto: A questa fase subentra quella dell'attaccamento,
una fase a lungo termine in cui la coppia si prepara a mettere
al mondo un figlio e ad accudirlo per gli anni a venire.
Qui in gioco ci sono altri due ormoni, i cui livelli in
questa fase tendono a salire: l'ossitocina nella donna e
la vasopressina nell'uomo. Sono gli ormoni dell'appagamento,
dell'attaccamento affettivo, della fissazione nella memoria
di ricordi positivi. Nella donna 1'ossitocina (che tra l'altro
viene prodotta anche durante il parto per indurre le contrazioni
dell'utero e durante l'allattamento per favorire la fuoriuscita
del latte dalle ghiandole) facilita comportamenti che predispongono
al rapporto sessuale. Durante e dopo il rapporto, i livelli
di ossitocina e vasopressina aumentano, contribuendo alla
sensazione di appagamento che ne deriva.
Il ruolo dell'ossitocina nella stabilizzazione dei rapporti
sociali ha molto a che fare con un effetto particolare di
questo ormone, e cioè la riduzione dello stress: nella sua
prima fase, l'amore induce infatti uno stato di agitazione
e di stress inizialmente positivo, ma che potrebbe avere
effetti
deleteri nel caso in cui durasse troppo a lungo. Ecco allora
che interviene 1'ossitocina come un provvidenziale ansiolitico
naturale.
Fino a ora abbiamo visto solo due dei tre sistemi cerebrali
che caratterizzano l'amore e cioè quello romantico e quello
a lungo termine. Manca il terzo sistema: l'attrazione sessuale,
che spinge gli individui ad accoppiarsi ed è legato essenzialmente
alla produzione di testosterone. In realtà, questi tre sistemi
cerebrali, possono funzionare benissimo anche in modo indipendente
l'uno dall'altro. Si può avere un forte attaccamento verso
una persona, provare amore romantico nei confronti di un'altra
ed essere allo stesso tempo attratti sessualmente verso
una terza (o anche più di una)». In altri casi, invece,
i tre sistemi si intersecano.
Così, per esempio, l'amore romantico può essere innescato
da un rapporto sessuale casuale. Può capitare di fare l'amore
con qualcuno che è solo un amico e improvvisamente ritrovarti
pazzamente innamorato di lui: in certi casi l'elevato tasso
di testosterone provocato dall'eccitazione sessuale può
indurre un'alta produzione di dopamina nel cervello e scatenare
l'amore. Difatti la scelta del partner ideale non dipende
soltanto dalla cultura, dalle convenzioni sociali e dagli
stereotipi della pubblicità. Sotto sotto c'è qualcosa che
ha a che fare con l'istinto e con la storià evolutiva del
genere umano: meccanismi collaudati nel corso di milioni
di anni ci guidano in queste decisioni, all'unico scopo
di garantire il nostro successo riproduttivo.
Nel mondo animale, l'obiettivo di ogni individuo è quello
di riuscire a produrre il maggior numero possibile di figli
sani e forti, in modo che riescano a loro volta a riprodursi
e a trasmettere il proprio materiale genetico alle generazioni
successive. Proprio per non sprecare le occasioni di riproduzione
(cioè le cellule riproduttive, uova e spermatozoi), è necessario
riconoscere il compagno e la compagna più adatti.
In questa incessante ricerca del partner ideale, però, è
la femmina a dover stare più attenta: anzitutto perché le
sue risorse riproduttive sono più limitate di quelle maschili
e poi perché ogni gravidanza rappresenta un enorme spreco
di energia, oltre che un pericolo per la sopravvivenza.
Le femmine, insomma, non possono permettersi sbagli ed è
per questo che in genere sono loro a scegliere. Ed è per
questo che sceglie solo dopo un attento processo di ricognizione
che coinvolge ragionamento e memoria, mentre in genere all'uomo
basta un'occhiata per capire se una donna è giovane e sana.
Nel mondo animale, spesso la scelta si basa sui cosiddetti
ornamenti sessuali: elementi che non hanno alcuna funzione
pratica, ma che rendono il maschio particolarmente attraente,
come la coda del pavone
o il canto degli uccelli e delle rane. Secondo la cosiddetta
teoria"dei buoni geni", questi ornamenti rappresentano degli
indicatori dello stato di salute dell'animale che li porta.
In effetti, non solo gli ornamenti spesso non servono a
nulla, ma rappresentano addirittura dei fardelli che, per
esempio, possono ostacolare la fuga davanti a un predatore.
Per questo, solo un animale molto forte o astuto può permettersi
di possederli ed è quindi possibile che i suoi figli erediteranno
queste caratteristiche ottimali di forza o astuzia.
Nella nostra società sono gli status symbol a rivestire
il ruolo di ornamenti sessuali: Le macchine di lusso, gli
abiti firmati, i gioielli di per sé non servono a nulla,
ma lanciano un segnale forte e preciso, suggerendo il livello
di prestigio, potenza e ricchezza di chi li esibisce.
Nella scelta del partner, inoltre, gli esseri umani danno
spesso un peso notevole a un aspetto particolare: le caratteristiche
del volto. In effetti, come tutti i primati siamo portati
a concentrarci sul volto degli altri sia per riconoscere
i singoli individui sia per cercare di interpretarne emozioni
e intenzioni e capire al volo se abbiamo di fronte un individuo
amichevole o uno ostile. Questo significa che siamo portati
per natura a valutare con attenzione il volto degli altri.
Ma in base a cosa decidiamo se è bello o brutto? Sia uomini
sia donne giudicano più attraenti i volti più simmetrici.
Ma in generale i due sessi seguono criteri di bellezza differenti:
gli uomini tendono a considerare come attraenti volti iper-femminili
come quello della Barbie, con occhi grandi, fronte alta,
labbra carnose, naso e mento piccoli. Tutto ciò potrebbe
avere una spiegazione evolutiva: I tratti ritenuti iper-attraenti
in un volto femminile sono quelli che segnano maggiormente
la differenza del volto di Homo sapiens da quello dell'uomo
di Neanderthal e che, di conseguenza, hanno allontanato,
nel corso della nostra storia evolutiva, il rischio di accoppiamento
con questa specie. Un accoppiamento che sarebbe stato improduttivo,
visto che in genere l'accoppiamento tra individui di specie
diverse o non dà prole o porta alla nascita di individui
sterili.
Nel caso delle donne è più difficile indicare preferenze
assolute. Alcuni studi sembrano dimostrare che le donne
prediligono volti con caratteristiche più femminee che mascoline,
ma questo non è sempre vero. Di certo c'è il fatto che le
preferenze variano in funzione di caratteristiche psicologiche
oppure ormonali, legate in particolare alla fase del ciclo.
Così nel momento del ciclo, caratterizzato da massima possibilità
di concepimento, le donne sembrano più attratte da facce
molto mascoline (attraenti compagni occasionali), mentre
in altri momenti preferiscono volti più delicati, quasi
femminili, espressione di un partner potenzialmente propenso
a dedicarsi alla famiglia.
Sempre più complicate, le signore...
Per un giorno d' amore non so cosa darei!
Se l'amore si logora durante la settimana lavorativa, la domenica è
il giorno per rigenerarlo: Una lenta domenica lussuriosa.
Una giornata trascorsa a letto, tra coccole, carezze e sesso!
Il connubio tra relax e passione è infatti il perfetto ingrediente
per una perfetta domenica all'insegna del dolce far niente
e dell'amore. Ci si sveglia con coccole, dolci baci e languide
carezze per poi passare in cucina per una ricca colazione
fino ad arrivare a un bel bagno caldo a base di essenza
di cannella per rivitalizzare mente e corpo, seguito da
un massaggio tra le coperte. All'ora del pranzo le scelte
cadono o su atmosfere e sapori forti, a base di cibi speziati,
o il classico pranzo domenicale, o ci si lascia influenzare
dal clima e dalla stagione.
Le carezze e i baci prima di un rapporto sessuale possono essere anche
più fondamentali dell'atto stesso, specialmente per le donne.
Se spesso a un uomo basta un bel corpo femminile per provare
eccitazione, una donna chiede di più. Deve essere stimolata
e coccolata e solo così potrà raggiungere la massima soddisfazione.
Uno dei segreti è saper stimolare tutte le parti giuste
del proprio e del suo corpo, nel modo e nell'ordine esatto.
Bisognerebbe infatti cominciare dalle zone meno sensibili
di lei. e ne sarà piacevolmente sorpresa . Potete usare
anche le dita e le unghie per fare una leggera pressione
oppure per picchiettare sulla sua pelle, in particolar modo
tra le pieghe dei gomiti, sotto il seno e all'interno delle
cosce. Le carezze possono anche essere un po' rudi, ma senza
esagerare. Il tocco fatto con il dorso della mano, per la
durezza delle nocche pare possa stimolare molto la partner.
Anche un pizzicotto dato nel momento giusto aiuta, specie
nelle zone in cui c'è più carne, oppure una pacca decisa
sulle cosce e sui glutei, ma sempre con moderazione.
Comunque, non solo sul letto si possono fare queste esperienze. Anche
una vasca da bagno può essere molto stimolante. Un buon
bagno rende la pelle morbida, profumata e stimolante per
i sensi. Preparate una vasca d'acqua calda e immergetevi
la vostra partner. Dopo esservi insaponati per bene le mani,
massaggiatela lentamente e non cedete se lei dovesse diventare
impaziente. Rassicuratela dicendole che avete tutto il tempo
del mondo. Una volta terminato, fatela uscire e poi entrate
voi stessi nella vasca e lasciate che sia lei a massaggiarvi.
Non è solo prima del rapporto sessuale che un contatto fisico
dolce può dimostrare la propria efficacia. Può capitare
anche in occasione di una tranquilla serata davanti alla
tv o al cinema. Toccarsi dolcemente i capelli o le braccia
è un modo molto piacevole di stare insieme.
Quando però l' intimità è in fibrillazione, inizia l' accarezzarsi
intimo che bisogna saper fare. La vulva è racchiusa tra
due strutture cutanee ricoperte da peli che si chiamano
grandi labbra; divaricandole si possono osservare due lembi
ricoperti da mucosa denominate piccole labbra. All'interno
delle piccole labbra è localizzato l'introito vaginale,
ovvero l'orifizio che dà accesso al canale vaginale, e sopra
ad esso il meato uretrale attraverso il quale avviene l'emissione
di urina. Le piccole labbra si fondono verso l'alto intorno
al clitoride, ricoprendolo con un piccolo cappuccio mucoso.
Il clitoride è il corrispettivo embriologico del pene maschile
e come esso è riccamente innervato da fibre nervose sensitive;
può essere considerato l'epicentro del piacere femminile
e, proprio per la sua grande sensibilità, se viene stimolato
in modo poco adeguato può trasmettere sensazioni di fastidio
e dolore anziché di piacere. è senz'altro da evitarne la
stimolazione diretta prima che la donna abbia raggiunto
un alto livello di eccitazione. Inizialmente è meglio toccarlo
dolcemente appoggiandosi al cappuccio mucoso che lo ricopre.
Comincia a muovere le tue dita sulla regione clitoridea
con piccoli movimenti circolari mentre la tua ragazza indossa
le mutandine; con l'aumentare della sua eccitazione potrai
in un secondo tempo andare direttamente sulla vulva, dischiuderla,
raccogliere sui polpastrelli la secrezione lubrificante
presente all'introito vaginale e tramite essa stimolare
il clitoride con un ritmo crescente. Dovrai avere pazienza
perché la risposta eccitatoria della donna è più lenta rispetto
a quella dell'uomo, ma soprattutto chiedi a lei di aiutarti
a capire.
E di sera . . . La danza del ventre.
Di origine, l' esotica “danza del ventre” è un culto africano di iniziazione
alla fertilità e al parto, poiché i movimenti ritmici circolari
rilassano e allo stesso tempo addestrano la muscolatura
del bacino. In gravidanza i movimenti vengono effettuati
più lentamente e delicatamente, e al nascituro, stare in
grembo alla madre tra dolci movimenti, certo non dispiace.
I Pigmei portarono la danza in Egitto e di qui si diffuse
in Asia, Nordafrica, Spagna e Sudamerica. Fece il suo ingresso
nel mondo occidentale nel 1893 con l' esibizione delle danzatrici
del ventre alla esposizione mondiale di Chicago.
L' esotica danza merita attenzione per i suoi effetti positivi
sull' animo femminile, difatti, con le sue mosse, movenze
e ruotar delle anche, aiuta a scaricare lo stress e a sentire
ancora piacere del proprio corpo. Il temperamento della
danza viene scelto dalla donna stessa, ed Il portamento
diritto e fiero le fanno scoprire la grazia e l' erotismo,
anche se alla bilancia risultasse qualche chilo di troppo,
difatti non si deve essere snelle o sportive per goderne
i vantaggi. Ed in più, la maggior sensibilità del bacino
ha effetti positivi sulla vita sessuale. Per questo ogni
donna che sa destreggiarsi con la "danza del ventre", padroneggia
nuovi strumenti di seduzione. E quale uomo non si lascia
affascinare volentieri dalla danza dei sette veli di Salomé?
Gli agili movimenti leniscono i disturbi della mestruazione
e correggono la debolezza della vescica nelle piccole
perdite di urina che dipende, per lo più, da una debolezza
di tutto il bacino.
L' intenso lavoro delle gambe rafforza la muscolatura
dei piedi, dei polpacci e delle cosce.
I muscoli della pancia, delle natiche e delle anche
sono rinforzati dai movimenti del bacino, quelli del
busto e delle spalle dal deciso gesticolare delle braccia.
L' esercitarsi regolarmente migliora l'abilità di
coordinazione ed il senso di equilibrio.
I movimenti del ballo regolano l' irrorazione del
sangue negli organi interni e stimolano il sistema digerente.
Esercitazioni molto dinamiche contribuiscono ad
una profonda respirazione. Così che il corpo intero
è meglio fornito di ossigeno.
Sempre più coppie si servono
del giorno di festa per rivitalizzare la fiamma della passione
con una cura all'insegna della lentezza e della dolcezza
Baci, carezze, effusioni e sussurri: roba per sole femminucce?
Niente di più antico, adesso sono gli uomini a volere la
dolcezza sotto le lenzuola e a considerare i preliminari,
fino a oggi ritenuti un desiderio tutto femminile, un ingrediente
fondamentale per rendere più intenso e romantico il rapporto
d'amore. Ora emergono da una parte un maschio che sa aspettare,
anzi, apprezza particolarmente questo lato del rapporto
perché lo trova eccitante, dall'altra una donna più intraprendente
e istintiva che non sa che farsene di abbracci e carezze.
Insomma il contrario di quanto si è sempre pensato, detto
e scritto. per la maggioranza del gentil sesso, infatti,
i preliminari sono considerati "non indispensabili". Anche
a proposito della durata, l'inversione di tendenza è indice
di rinnovamento: sono almeno 30 i minuti di tempo che gli
uomini desiderano dedicare a baci e carezze che precedono
il rapporto sessuale, mentre le donne sostengono che un
quarto d'ora sia sufficiente a introdurre l'incontro.
Ma in che cosa consistono le pratiche preliminari? Lui preferisce sfioramenti
e carezze, lei predilige essere baciata con passione e toccata
con decisione. Un uomo docile, generoso, e una donna cui
non piacciono i mezzi termini sono quindi i protagonisti
del nuovo scenario sessuale: "Le idee coscienti degli italiani
sul sesso si sono modificate nell'ultima generazione più
che in tutto il secolo precedente".
Sesso felice.
Per essere appagati occorre superare l'ossessione riguardo a tutto
ciò che concerne l'eros. La soddisfazione del proprio desiderio
non dipende dal numero di rapporti, né dalla prestanza fisica
o dal sex appeal del partner: Per essere pienamente contenti
di un rapporto amoroso, occorre creare e coltivare le proprie
fantasie che aiutano ad affrontare l'incontro carichi di
aspettativa. Insomma le persone che possiedono una buona
intelligenza sessuale hanno molte meno probabilità di soffrire
di disfunzioni rispetto a chi invece ne è carente.
Esistono in entrambi i sessi alcuni atteggiamenti che tradiscono i
pensieri e i sentimenti di chi li manifesta. La donna si
morde il labbro inferiore e si scopre il collo quando vuole
approfondire la prima conoscenza. L'uomo, invece, per manifestare
il proprio interesse, accarezza la cravatta, toglie la giacca
o gli occhiali mentre parla, arrotola una rivista tra le
mani alludendo a un simbolo fallico. Ma intuito e intelligenza
sessuale accompagnano il rapporto anche quando risulta già
consolidato e permettono di cogliere i desideri del partner
nei momenti di maggiore intimità.
Un uomo intelligente, con un ricco bagaglio di conoscenze, deve anche
essere spiritoso, e deve notare soprattutto la bellezza
della propria donna, i suoi punti forti, la causa della
sua tristezza; deve sapere dire almeno qualche parola d'amore,
perchè l'amore passa prima attraverso l'orecchio della donna,
per poi raggiungere il suo cuore.
Il nostro corpo vive di ricordi propri, memorizza ogni contatto con
l' altro sesso grazie ad un sofisticato meccanismo biologico.
anche se gli anni passano e tutto scompare nel nulla, il
ricordo dell'amore e del sesso non finisce mai nell'oblio,
anzi avvolto da un'alone misterioso, vive la sua vita eterna
senza mai invecchiare. Questo ricordo può uscire in qualsiasi
momento: in sogno, mentre riflettiamo su qualche argomento
importante, mentre camminiamo per strada, o leggiamo un
libro, o parliamo con uno sconosciuto, o, addirittura, mentre
facciamo l'amore con un'altro partner.
Se vivrete senza complessi, meno timori e meno paura di far brutte
figure, imparerete a conoscere meglio voi stessi, amerete
di più il partner e la vostra vita sessuale sarà tutta "rose
e fiori".
Lo fanno tutti e bene
La masturbazione, condannata fina a pochi anni fa, è in realtà un istinto
naturale, praticata da molti animali e utile all' uomo.
Ai galli va il primato per la fantasia: quando sono su di giri, mimano
il coito con una gallina immaginaria e ci danno dentro fino
a eiaculare. Gli scimpanzé, invece, si toccano con le mani,
i delfini si strofinano sul dorso delle tartarughe, mentre
cani, cavalli, gatti e, più in generale, tutti i quadrupedi,
si strusciano contro gli alberi, il suolo e tutto ciò che
si trova a portata di genitali. Dunque, non siamo i soli.
L'autoerotismo è una pratica che coinvolge l'intero mondo animale e
ci accompagna per tutta la vita, anzi, inizia addirittura
prima della nascita, come dimostrano le ecografie su feti
di entrambi i sessi: oltre a succhiarsi il pollice, i futuri
bebè si trastullano con contatti oro-genitali. Non solo
è normale, la masturbazione è anche legittima secondo l'Organizzazione
mondiale della sanità: un "diritto" al piacere che, dalle
stime ufficiali, viene esercitato da quasi l' 80% delle
donne e da oltre il 90% degli uomini in tutto il mondo.
Fra i più entusiasti praticanti del passato sembra ci fossero
Omero, Giulio Cesare (che la definiva "un meraviglioso diversivo")
e Michelangelo. E questo nonostante il monito biblico: Dio
uccise Onan perché "disperdeva a terra" il suo seme. La
condanna dalle religioni ebraica e cristiana la mise al
bando, almeno ufficialmente (la Chiesa prevedeva 15 anni
di prigione per chi la praticava) in tutto il mondo occidentale.
• Piacevolmente utile
Negli ultimi trent' anni i pediatri hanno riconosciuto alla masturbazione
il ruolo importante di gioco esplorativo, utile per conoscere
il proprio corpo, e i sessuologi quello di esercizio propedeutico
a una felice vita di coppia.
«In passato i medici tolleravano l' autoerotismo solo perché era considerato
una sorta di sfogo, utile ai maschi adolescenti non ancora
in grado di gestire un rapporto di coppia. In realtà è un
atto positivo, che aiuta a crescere: toccandosi, i bambini
scoprono come sono fatti, e da più grandicelli imparano
a conoscere le proprie reazioni. Scoprono, per così dire,
i loro personali 'punti grilletto', quelli che fanno scattare
il piacere». Ma l'onanismo può essere anche una terapia:
aiuta a recuperare sia la sessualità di coppia sia quella
individuale. Oggi i medici, per curare la frigidità e l'incapacità
femminile di raggiungere l' orgasmo, consigliano di praticare
la masturbazione individuale o bilaterale. Le carezze, in
fatti, sono uno dei modi privilegiati per scoprire non solo
la propria anatomia, ma anche le proprie zone erogene, le
strade intime verso il piacere. «La masturbazione viene
consigliata anche dagli andrologi per contrastare il fenomeno
dell'eiaculazione precoce. Basta cambiare il modo con cui
ci si masturba, per trasformare questa pratica in un esercizio
di autocontrollo».
Ma le funzioni non si esauriscono qui: perfino l'autostima e il senso
di sé possono essere accresciuti dall'autoerotismo. Nei
cosiddetti periodi critici della vita, per esempio dopo
una gravidanza, o dopo i sessant' anni, o semplicemente
quando ci sentiamo inadeguati, il nostro potere seduttivo
viene messo in discussione e ci si sente tagliati fuori
dal circuito erotico. è allora che possono nascere ansie
e insicurezze che l' autosoddisfazione tampona. E poi il
piacere è un potente ansiolitico naturale, tant' è vero
che adulti e ragazzi ricorrono di più alla masturbazione
nei momenti di maggiore stress.
• Fa bene a tutti
Ma cosa accade nell'organismo quando ci dedichiamo alle carezze intime?
«La letteratura scientifica è concorde nel considerare la
masturbazione un fenomeno che interessa poco il sistema
psiconeuroendocrino. In altre parole: masturbandosi non
vengono prodotti neurormoni dall'ipotalamo, quindi questa
pratica non ha l'effetto benefico, tipico dei rapporti sessuali,
di favorire la produzione del testosterone, che stimola
non solo il desiderio, ma anche la forza, sia fisica sia
psichica, e il benessere generale». Tuttavia gli esperti
non hanno dubbi: la masturbazione ha altri effetti molto
positivi sulla salute. Innanzitutto è efficace dal punto
di vista vascolare: «La circolazione dei corpi cavernosi
dell'uomo, ma anche della donna. è molto particolare. In
quelle zone. infatti. ci sono vasi molto piccoli e una quantità
limitata di ossigeno: è probabile, quindi, che vi si sviluppino
processi degenerativi. Per contrastare questi fenomeni è
necessario che ci siano eccitazioni, erezioni, lubrificazioni:
la masturbazione permette tutto questo, perciò è considerata
un'utile ginnastica vascolare». E i vantaggi non finiscono
qui. Studi recenti hanno provato che nell'uomo l'emissione
di liquido seminale è uno degli elementi più importanti
per la prevenzione del cancro alla prostata. è vero che
ciò avviene anche con i rapporti sessuali: ma la masturbazione
è una valida alternativa per chi non ha un'attività sessuale
frequente.
• Meglio del sesso a due?
Infine è una pratica che giova all'apparato riproduttivo: elimina gli
spermatozoi più vecchi; che se non sono espulsi si accumulano
nel corpo maschile. e rinnova così il patrimonio delle cellule
riproduttive maschili. Nelle femmine, invece, l'autoerotismo
influisce sul coito successivo, regolando la capacità dell'utero
di trattenere lo sperma per favorire il concepimento. La
masturbazione e il coito sono piaceri diversi, dal punto
di vista fisiologico, ma ugualmente intensi: «Non si può
dire con certezza quale sia il migliore, dipende dalle persone».
Per molti uomini l'autoerotismo rappresenta il massimo piacere
fisico: l'orgasmo raggiunge un'intensità unica. «Bisogna
considerare che nel coito subentrano meccanismi più articolati
(endocrini, psicologici e ormonali): complessivamente, quindi,
il rapporto può essere più appagante. L'importante è che
si smetta di considerare la masturbazione come un ripiego:
è una cosa diversa rispetto al rapporto sessuale, e risponde
ad altre esigenze. è un atto del tutto naturale, sano dal
punto di vista medico e fisiologico».
• Quando è troppo
Ovviamente, come succede per quasi tutto, non bisogna esagerare. «Se
si trasforma in un comportamento compulsivo, se cioè diventa
un'ossessione e prevarica tutti gli interessi personali,
finisce col causare una chiusura verso il mondo e verso
le relazioni sociali. In questi casi è il sintomo di un
disagio profondo. Soprattutto se si ha un partner». L'autoerotismo
sconfina invece nella perversione quando si sente il bisogno
di ricorrere a pratiche masochistiche: «Le più comuni sono
l'introdurre corpi estranei nell'uretra». All'estremo opposto
dei dipendenti dalla masturbazione ci sono coloro che la
evitano dopo aver scoperto il sesso a due o che addirittura
non si sono mai masturbati. «Se ci si sente soddisfatti
e se la vita sessuale di coppia è appagante non c'è nulla
di male, perché è vero che l'autoerotismo può far bene.
ma se non lo si pratica non significa che si è malati. Se
invece la vita sessuale è insoddisfacente, il rifiuto potrebbe
nascondere un disturbo della sfera psico-sessuale».
Ecco alcune delle più diffuse credenze sul "vizio solitario" inventate
dai detrattori della masturbazione.
-«Causa alitosi». L' apparato digerente e quello riproduttivo
non hanno punti di contatto: l'alito cattivo non può essere
dunque collegato in alcun modo alla masturbazione.
-«Vi ammalerete». Non è vero.
-«Rende pazzi»? No, e neppure deprime.
-«Vi vengono i peli sulle mani!». Ovviamente falso.
-Blocca la crescita. Ma no, è infondato!
-«Dopo la prima bisogna smettere». In realtà subito dopo
l'eiaculazione segue una fase di refrattarietà agli stimoli
sessuali che dura un tempo variabile in base all'età, al
desiderio, agli stimoli. Finita questa fase si può fare
ciò che si vuole.
-«Fa diventare ciechì». In passato si credeva che la perdita
di sostanze e di energie durante la masturbazione indebolisse
il fisico e in particolare la vista. In realtà non vi è
alcuna correlazione.
-«Rimpicciolisce il pene» Falso: non c'è alcuna correlazione
tra dimensioni del pene e pratica masturbatoria.
-«Fa venire la depressione». Il fatto che la masturbazione
provochi qualche senso di colpa è perfettamente normale.
Si tratta di entrare in contatto con la propria intimità
e soprattutto con qualcosa che comunque imbarazza tutti,
dal momento che è in stretta relazione con paure e tabù
ereditati da una cultura che mette al primo posto la riservatezza
della sfera sessuale.