Fondazione
Isolata

Ventilata 1

Ventilata 2
Muri
Muro interno 1

Muro interno 2
 
Muro in mattoni 1

Muro in mattoni 2
 
Posa di muro 1

Posa di muro 2

Muro antisismico
Solaio
1

2

3

 

 

Un Saluto
Scrivi messaggio
Un Commento

 

25.12.2016


Fa da sfondo al settimo appuntamento tra i mestieri che abitualmente svolgono i giovani un cantiere edile, dove ogni giorno lavorano molti operai specializzati nella costruzione di murature. In mezzo a molta polvere si fa strada il muratore. Lui conosce i materiali da costruzione, i dosaggi delle malte e dei calcestruzzi, taglia su misura mattoni e pezzi preformati per costruire pareti, tramezzi, archi, alloccorrenza esegue lavori di stuccatura e colloca fra le pareti materiale isolante contro lumidità e il calore. Rappresenta la forza-lavoro dei giovani ed è un po il simbolo estremo degli operai artigiani (elettricisti, imbianchini, idraulici e falegnami), dato che utilizzando cazzuola, spatola, martello, livella a bolla daria, filo a piombo e altri utensili manuali riesce a tirare su una casa o modificare i connotati a una già esistente. Racconta la sua esperienza Federico, 24 anni, operaio edile. Come hai iniziato questattività e fin quando hai intenzione di proseguire? Ho cominciato più o meno una decina di anni fa, inizialmente solo lestate dando una mano a mio padre e mio zio, che a loro volta hanno appreso il mestiere dal loro padre, poi a tempo pieno ho iniziato a svolgerlo anche durante linverno. A dire il vero dopo le superiori mi ero anche iscritto alla facoltà di veterinaria, ma poi ho capito che, pur amando molto gli animali, non era il mio ambiente adatto e anziché passare ancora anni sui libri ho preferito concentrarmi su unattività concreta e già avviata. Non trovando altri stimoli migliori e cercando qualcosa che mi aiutasse a scaricare ladrenalina, mi sono rimboccato le maniche e sono entrato in cantiere a tempo pieno. Daltronde non avrei mai potuto fare limpiegato perché, più che nel lavoro sulla carta, credo nel manufatto e ho bisogno di qualcosa di tangibile. Oggi sono un artigiano edile e mi occupo di tutto ciò che comporta la costruzione e la manutenzione di stabili, dalla formazione di muri, ai pilastri, fino alla posa di pavimenti. Insieme agli altri operai, eseguo lavori in muratura, dal tetto alle fondamenta, e il mio compito può spaziare dalla costruzione di un palazzo alla realizzazione di una fontana. Ora non so dire se farò il muratore a vita, ma per il momento mi sento realizzato così. Ho tutto quello che mi occorre, sudo quello che mangio e trascorro molto tempo allaperto, senza la costrizione di giacca e cravatta. Comè la tua giornata-tipo e che tipo di richieste assecondate? Mi alzo molto presto (i premi tempi era un trauma, una vera violenza psico-fisica!), alle 8 siamo già sul posto di lavoro e inizio a fare quello che cè da fare, opere di finitura come intonaci, pavimentazioni e rivestimenti, o di vera e propria costruzione. Tra un martello e una balla di cemento si fa lora di pranzo e arriva il momento più simpatico della giornata, quando socializzo con gli altri uomini della squadra. Sono tutti abbastanza giovani, qualche coetaneo e qualcuno più attempato, ma ancora molto energico. Finita la pausa-pranzo, intorno alle 14 14:30 riprendiamo per finire massimo intorno alle 17:30, tornare a casa, fare la doccia e finalmente rilassarmi. Di tempo libero non ne rimane molto, ma cerco ugualmente di uscire con gli amici, vedermi con la mia ragazza e coltivare qualche hobby: suono la chitarra elettrica e quando posso corro in moto. In cantiere si lavora continuamente e con molta serietà (mio padre è rigido, mio zio per fortuna tende a smorzare i toni), ma si trova anche il momento per lo scherzo, la risata, la battuta e le chiacchiere. Senza qualche episodio buffo da raccontarci sarebbe una noia mortale spostare pesi tutto il giorno, mentre un collega fischietta ossessivamente una vecchia canzone o ne orvietanizza linglese. In generale la ditta decide di svolgere lavori che per me si rivelano abbastanza interessanti, costruzioni originali o delle ristrutturazioni particolari, anche se capita di doversi adattare alle richieste impensabili dei più esigenti; è un settore dove cè molta concorrenza e devi continuamente dimostrare capacità e idee. Cosa hai imparato, lavorando in cantiere? È stata unesperienza formativa? È un mestiere molto stimolante, dove si lavora tanto con le braccia ma anche il cervello deve funzionare sempre per star dietro a molte cose. Fare il muratore mi ha insegnato a conoscere e utilizzare i materiali più adatti, capire quando si può recuperare invece di abbattere, prevedere ogni mossa per migliorare sia il tuo lavoro sia quello degli altri, ipotizzare soluzioni e complicazioni. Sicuramente mi ha trasmesso voglia di fare e di mettere energia in ciò che faccio, mi ha aperto molto agli altri e mi è servito per conoscere me stesso, le mie potenzialità e i miei limiti fisici e relazionali. Da quando ho rischiato di cadere dal ponteggio, sono molto più attento alla sicurezza e preciso nei miei gesti… A proposito, come sono i rapporti con i colleghi e i committenti? Personalmente non ho mai avuto problemi con i committenti e credo non ne abbiano avuti nemmeno loro con la ditta, tanto che molte persone con cui abbiamo lavorato ci hanno richiamato più volte e ci hanno procurato nuovi lavori. Certo alcune persone sono pignole o al contrario fanno domande poco mirate che dimostrano il loro scarso interesse affinché il lavoro sia ben eseguito, ma in generale abbiamo portato avanti il nostro lavoro con onestà e affidabilità, senza mai perdere soldi, né avere problemi legali, che purtroppo sono molto più frequenti di quanto si creda. Al limite, in qualche occasione, mi è successo di dover rifare un lavoro se avevo sbagliato, ma in quel caso la colpa era stata mia e soprattutto legata allinesperienza. Con gli altri artigiani con cui collaboro cè alla base un buon rapporto di amicizia e, anche se a volte non è facile mettersi daccordo, ci si ritrova sempre. Cè qualcosa che non ti piace assolutamente o che molti sottovalutano in questa professione? Magari non è esattamente il mio caso, dato che lavoro con mio padre, ma spesso, lavorando tanto, si sta anche a lungo fuori casa o si torna veramente stanchi e si trova più difficoltà a gestire la vita privata. Però credo che quando uno è soddisfatto professionalmente anche i rapporti con gli altri sono più facili. Si guadagna bene, me si lavora molto. La casa è un bene primario e le possibilità per chi sa lavorare nel settore ci saranno sempre, anche se in questo momento si avverte un certo regresso dovuto al livello di qualità del lavoro. Secondo me, si improvvisa muratore troppa gente e la presa di manodopera extracomunitaria straccia i prezzi. Tante imprese si costituiscono e durano un anno, prendono un po di lavori e poi spariscono, mettendo in atto piccole truffe che alla lunga pesano sulla credibilità delle imprese e sulla qualità del lavoro. Quello della manodopera è un problema a livello nazionale; un altro è il fatto di non poter pianificare a lungo termine le entrate. Ci sono molti passaggi burocratici che cambiano ogni anno e complicano la gestione e i rapporti con i soggetti, banche comprese. Cosa occorre per svolgerla? A chi la consiglieresti? Per fare il muratore serve un periodo di apprendistato e/o un corso di formazione specifico. È un lavoro molto impegnativo dal punto di vista fisico, pertanto sono necessari buona forma fisica, manualità, capacità di adattamento e collaborazione, ma anche precisione, puntualità, fantasia e semplice immediatezza. Si fanno levatacce e si è sempre esposti a rumori, alla polvere e alle intemperie, si lavora in spazi difficilmente accessibili o ad altezze elevate da terra, ma è sorprendente quello che si riesce a fare scavando e martellando; allinizio è un lavoro enorme e magari, dopo sei mesi, ti trovi davanti una casa finita. Lo consiglio a chi non ha voglia di studiare, o meglio a coloro che hanno voglia di lavorare! È una professione che conferisce competenze in modo più immediato e semplice dellimpostazione scolastica. Contano i corsi di formazione specifici, ma si impara molto applicando la formazione sul campo. Per cominciare la cosa più utile è trovare unimpresa che consenta di fare esperienza in cantiere, se poi si decide di mettersi in proprio bisogna iscriversi alla Camera di commercio, come ditta individuale artigiana, e prendere la partita Iva. Molti ragazzini in prova dimostrano serietà e voglia di fare ma, una volta fatto il contratto con diritti e doveri, fanno valere solo i primi. Le imprese edili sono alla costante ricerca di personale qualificato, attualmente si sta rivalutando molto il lavoro artigianale. Io non nascondo che provo ancora orgoglio e soddisfazione nel vedere una casa tirata su dal niente.