Atra-hasis

      Quando gli dèi lavoravano invece degli uomini e sottostavano alla fatica, i carichi erano troppo pesanti,  il lavoro troppo duro, troppo il malessere, perché i grandi Anunnaki avevano aumentato agli Igigi per sette volte il carico di lavoro. Anu, il loro padre, era il re, loro guardiano guerriero era Ellil, loro Ciambellano [sovrintendente] era Ninurta, il loro gendarme Ennugi.

      Avevano tirato a sorte; gli dèi, per dividersi le competenze. Anu se ne salì al cielo, Ellil prese la terra per il suo popolo. Lo sbarramento del mare è stato assegnato al lungimirante Enki. Quando Anu era salito al cielo e gli dèi del Apsu erano rimasti sotto, gli Annunaki del cielo obbligarono gli Igigi a sopportare il duro lavoro. Gli dei hanno dovuto dragare canali, hanno dovuto costruire dighe a protezione della terra. Gli dèi scavarono il fiume Tigri e scavarono il fiume Eufrate.       ... In profondità ... installarono . . . il Apsu ... della terra ... dentro ... alzarono il colmo [degli argini] ... di tutte le montagne. Contavano gli anni di carichi .. . la grande palude. Contavano gli anni dei carichi. Per 3.600 anni furono stremati dal duro lavoro, giorno e notte.

      Gemevano e mugugnavano l'un l'altro, lamentandosi per la gran  massa di suolo scavato: "Affrontiamo  il sovrintendente [Ciambellano], e chiediamo liberarci da questo nostro duro lavoro! Venite, snidiamo il Guardiano, il consigliere degli dèi, il guerriero dalla sua abitazione.  Dai! snidiamo Ellil, il consigliere degli dèi, il guerriero, dalla sua abitazione." Poi ... il Sovrintendente fece sentire la sua voce e parlò agli  dèi, suoi fratelli: "Venite, snidiamo il consigliere degli dèi, il guerriero, dalla sua abitazione. Venite, snidiamo Ellil, consigliere degli dèi, il guerriero, dalla sua abitazione. Ora, Guerra!

      Affrontiamo la lotta e la battaglia!" Gli dèi approvarono il suo discorso, diedero fuoco alle loro attrezzi di lavoro, ammucchiarono le zappe per il fuoco, dei loro canestri ne fecero falò. Si eccitarono. Quando raggiunsero il cancello della dimora del guerriero Ellil, era notte, poco dopo mezzanotte, la casa era circondata, il dio non si era accorto. Quando raggiunsero il cancello della dimora del guerriero Ellil, era notte, oltre mezzanotte, Ekur fu circondato, Ellil non si era accorto. Intanto Kalkal che stava all'erta, e l'aveva chiuso, aprì uno spiraglio e guardò il cancello. Kalkal corse a svegliare Nusku.

      Ascoltarono il rumoreggiare degli Igigi. Poi Nusku corse a svegliare il suo padrone, lo fece alzare dal letto: "Signor mio, la tua casa è circondata, una folla preme alla vostra porta! Ellil, la vostra casa è circondata, una folla preme alla vostra porta! Ellil fece portare le armi nella sua abitazione. Ellil alzò la voce e parlò al visir Nusku: "Nusku, sbarra la tua porta. Prendi le tue armi e mettiti di fronte a me. Nusku sbarrò la porta prese la sue armi e si mise di fronte a Ellil. Nusku alzò la sua voce e parlò al guerriero Ellil: "O mio Signore, la tua faccia è pallida come Tamarisco! Perché hai paura dei tuoi propri figli?"

      "O Ellil, la tua faccia è pallida come tamerici! Perché hai paura tuoi propri figli? Fai avvertire Anu di scendere giù  per far venire Enki in tua presenza". Egli lo fece avvisare e Anu scese giù. Fece portare Enki in sua presenza, Anu, re del cielo era presente, Enki re  dell' Apsu attendeva. I grandi Anunnaki erano riuniti. Ellil si alzò e pose la questione.

      Ellil fece sentire la sua voce e parlò ai grandi dèi: "E' contro di me che si sono rivoltati? Debbo ingaggiare battaglia ...? Cosa ho visto con i miei occhi? Una folla che si accalcava alla mia porta!" Anu fece sentire la sua voce e parlò al guerriero Ellil: "Fai uscire Nusku per sapere dalle parole degli Igigi chi ha circondato la tua porta.

      Una disposizione ... ai tuoi figli ... Ellil fece sentire la sua voce e parlò al visir Nusku: "Nusku, apri la porta. Prendi le tue armi e stai davanti a me! Nell'assemblea di tutti gli dèi. Inchinati, quindi dritto, dì a loro: "Vostro padre Anu, il vostro guardiano-guerriero Ellil, il vostro Ciambellano Ninurta E il vostro controllore dei canale Ennugi mi hanno mandato a domandare, chi è il responsabile dell'insurrezione? Chi è il responsabile dei combattimenti? chi ha dichiarato guerra? Chi vi ha fatto accorrere alla porta di Ellil?"

      Ellil ... "Ognuno di noi ha dichiarato guerra! Abbiamo smesso di scavare. Il Carico di lavoro è eccessivo, ci sta uccidendo! Il nostro lavoro è troppo duro, la fatica enorme! Così ognuno di noi dèi ha accettato di presentare una denuncia a Ellil". Nusku prese le sue armi, si girò  e tornò da Ellil: "Mio signore, tu mi hai mandato a ... Sono andato ... Ho spiegato ...

      Dicendo: "Ognuno di noi dèi ha dichiarato guerra. Abbiamo messo fine allo scavo. Il carico è eccessivo, ci sta uccidendo! Il nostro lavoro è troppo difficile, la fatica è troppa, così ognuno di noi dèi ha accettato di lamentarsi con Ellil!".  Ellil ascoltò quel discorso. Le sue lacrime scorrevano. Ellil frastornato, parlò cautamente, rivolto al guerriero Anu:

      "Nobile, Io salirò con te nel cielo. Prenditi le tue competenze, riappropriati dei tuoi poteri. Mentre gli Anunnaki sono seduti davanti a te, convoca un'altro Dio e incaricalo delle mie competenze".  Anu fece sentire la sua voce e parlò al dio suo fratello: "Di cosa ci possiamo lamentare? Il loro lavoro era davvero troppo pesante, la loro fatica enorme. Ogni giorno la Terra risuonava. Il segnale di allarme era abbastanza forte, abbiamo continuato a sentire il rumore. ... ora dobbiamo ...[ottemperare a una] incombenza ..."


      " . . . Nintu la dea grembo è presente. Che la dea grembo crei dei figli, per far loro sopportare il carico degli dei!" Chiamarono la dea, nominata levatrice degli dei, la saggia Mami. "Tu sei la dea-utero, devi essere il creatore del genere umano! Crea un mortale, che può portare il giogo! Fagli portare il giogo, il lavoro di Ellil. Fai che possa sopportare il carico di lavoro degli dei!".  Nintu fece sentire la sua voce e parlò ai grandi dèi: "Io non ho il potere di fare ciò, solo con l’aiuto di Enki è possibile la sua realizzazione; è proprio egli che può rendere pura ogni cosa che egli mi dia dell’argilla, in modo che io possa fare ciò". Enki aprì (allora) la sua bocca e disse ai grandi dei: "Il primo, settimo, e quindici del mese farò una purificazione mediante lavaggio. Poi un Dio dovrà essere sacrificato. E gli dei si purificheranno mediante immersione. Nintu deve mescolare l'argilla con la sua carne e il suo sangue. Poi un dio e un uomo saranno mescolati insieme nell' argilla. facci sentire il rullo dei tamburi per sempre dopo, lascia che uno spirito entri in esistenza dalla carne del dio, lasciate che lo proclami come il suo segno di vita, e che lo spirito esista per non dimenticare il dio sacrificato". Hanno risposto 'sì' in assemblea, i grandi Anunnaki che assegnano le sorti.


Al primo, settimo, e quindici del mese si purificarono mediante lavaggio. Geshtu-E, un dio che aveva intelligenza, fu sacrificato in quella assemblea. Nintu mescolò l'argilla con la sua carne e il suo sangue.

      Sentirono il rullo di tamburi per sempre dopo. Un spirito venne in esistenza dalla carne del dio, e lei lo proclamò come suo segno vivente. Lo spirito esisteva per non dimenticare il dio ucciso. Dopo aver mescolato argilla, lei chiamò gli Anunnaki, i grandi dèi. Gli Igigi, i grandi dèi, sputarono sull'argilla. Mami [allora] fece sentire la sua voce e disse ai grandi dèi: "ho svolto perfettamente il lavoro che mi avete ordinato di fare. Avete sacrificato un dio insieme con la sua intelligenza. Io vi ho sollevato dal vostro duro lavoro, ho imposto il vostro duro lavoro sull'uomo.

      così avete dato sofferenza all'uomo, così avete dato sofferenza al genere umano. Ho rotto la catena e vi ho concesso la libertà." Loro ascoltarono il discorso di lei, e si sentirono liberati dall' ansia, e le baciarono i piedi: "Abbiamo usato chiamarti Mami, ma ora il tuo nome sarà La signora di tutti gli Dei". Il lungimirante Enki e la saggia  Mami entrarono nella stanza del destino.

      Le dee-grembo furono adunate. Egli estrasse l'argilla in sua presenza; Lei cominciò a recitare uno scongiuro, Enki, rimanendo in sua presenza, la fece recitare fino a quando ebbe finito il suo scongiuro. Ella divise l'argilla in quattordici pezzi, e li dispose sette pezzi sulla destra, e sette sulla sinistra.

      Tra di loro sistemò un mattone. Preparò una canna, la aprì per tagliare il cordone ombelicale. Chiamò le sagge e sapienti dee-grembo, sette e sette. Sette crearono maschi, sette crearono femmine , per le dee-grembo è il creatore del destino.

      ... a due a due, ... a due a due in sua presenza. Mami ha fatto queste regole per le persone: Nella casa di una donna che sta per partorire, deve essere posto un mattone  per sette giorni. Nintu, la saggia Mami deve essere onorata. La levatrice possa gioire nella casa della donna che partorisce e quando la donna dà alla luce il bambino, la madre del bambino si deve tagliare [il cordone ombelicale].

      Un uomo con una ragazza ... ... Il suo seno. Una barba si può vedere sulla guancia di un giovane. Nei giardini e per le vie una moglie e il marito si scelgono l'un l'altro. Le dee grembo sono state adunate, e Nintu era presente. Hanno contato i mesi. E' chiamato il decimo mese il periodo del destino. Quando arrivò il decimo mese, lei si accostò a un gruppo e ne aprì i grembi materni.

      Il suo volto era felice di gioia. Copertasi il capo, funse da levatrice, indossò la cintura, e disse una benedizione. Fece un disegno nella farina e vi poggiò giù un mattone: Io stessa l'ho creato, le mie mani l'hanno fatto.

      La levatrice si rallegrerà in casa della consacrata. Ogni volta che una donna dà alla luce e la madre del bambino si sgrava, venga posto un mattone per nove giorni. Nintu la dea grembo siano onorati. Si chiameranno loro ... "Mami". Lei è ... la dea grembo. prepara il pannolino.

      Quando il letto viene preparato nella loro casa, una moglie e il marito si scelgono a vicenda. Inanna si rallegrerà del rapporto moglie-marito in casa del suocero. La celebrazione ha una durata di nove giorni, che sarà chiamato  "Ishhara". Il quindicesimo giorno, il tempo fissato del destino verrà chiama ...

      Un uomo ... Pulire la casa ... Il figlio al padre

      ... Si sedettero e ... Portava ... Vide ... Ellil ...

      Presero  in mano ... fecero nuove zappe e picconi. Costruirono grandi dighe, per sfamare la gente e sostenere gli dèi.

      Erano trascorsi 600 anni e meno di 600, e il paese era rumoroso come il muggito di un toro. Il dio si inquietò per il loro frastuono, Ellil ascoltò il loro clamore. Si rivolse ai grandi dèi: "Il rumore del genere umano è divenuto troppo, Non prendo il sonno per loro baccano. Date ordine che la suruppu-malattia [un'epidemia] li faccia fermare.

      Ora c'è stato un Atra-hasis, il cui udito era aperto al suo dio Enki. Lui parlava con il suo dio e il suo Dio parlava con lui. Atrahasis fece sentire la sua voce e parlò al suo signore: "Per quanto tempo gli dei ci faranno soffrire? Ci faranno soffrire di malattie per sempre?".  Enki alzo la sua voce e parlò al suo servo:

      "Chiama gli anziani, gli uomini seniori! Avvia una insurrezione in casa tua, e lascia che gli araldi lo proclamino ... Fai che producano un grande rumore nel paese: che non venerino i tuoi dèi, non preghino le vostre dee, ma cercate la porta della Namtara. Portate pane cotto in sua presenza.

      L'offerta di farina potrebbe raggiungerlo. Potrebbe vergognarsi, dati i tegali, e alleggerire la mano". Atrahasis accettò l'ordine. Riuniti gli anziani alla sua porta. Atrahasis fece sentire la sua voce e parlò agli anziani: "Ho chiamato gli anziani, gli uomini seniori! Avviate una rivolta ognuno in casa propria, lasciate che gli araldi la proclamino ... Fate che producano un gande rumore nel paese: che non venerino i vostri dèi, né preghino le vostra dee, ma cercate la porta della Namtara. Portate pane cotto in sua presenza."

      Ed egli per la vergogna,  dati i regali. alzò la sua mano. La malattia suruppu li ha lasciati. Gli dèi sono tornati alle loro offerte normali, e le loro sembianze sono tornate sane.

 

 

 

F O R U M      E S O T E R I C A

  Questo è il resoconto dell'esperimento e della creazione della razza umana.

  Gli antichi scribi hanno tradotto su tavolette di argilla, in caratteri cuneiformi, i testi sumerici ancora più antichi. Spesso non sapevano cosa significassero le frasi e le espressioni che copiavano, ma in modo preciso e ordinato, come richiedeva la tradizione, ne facevano le copie fedeli.
  Il testo sumerico ci è pervenuto in gran parte in frantumi attraverso i millenni.

  Quando gli operai Igigi con una rivolta si rifiutarono di continuare il faticoso e sfibrante lavoro di scavo nei canali e nelle miniere, Inti ed Enki  fecero esperimenti di clonazione sugli animali terrestri che più si adattavano al lavoro.


    Cordiali saluti.



e-mail:  giro.castiglione@gmail.com

 

 

25.12.2016