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25.12.2016


Il ferro battuto è un ambito delle Arti Decorative. Gli Statuti dell&#8217;Arte hanno regolato<br> lo svolgimento della professione per secoli, subito modifiche in relazione ai cambiamenti<br> storici dei vari stati interregionali, presenti in Italia fino all&#8217; unificazione. I manufatti<br> presentano, nel corso del tempo, particolari architettonici nella struttura e nel sistema di<br> decorazione: monofore, bifore, trifore, colonne, quadrilobi, archi; questi sono destinati al<br> decoro degli spazi aperti degli edifici e ne seguono le linee costruttive ( stipiti ed archi degli<br> ingressi, finestre ). Altri decorano le facciate o l&#8217; interno dell&#8217;edificio ( maniglie, portapanelli,<br> porta-bandiere, campanelle, porta-ceri, alari, tavoli ). Le opere fanno parte della<br> corrente artistica-stilistica e culturale del loro secolo; sono ideate ed eseguite dai fabbri anche<br> su disegno fornito dal committente. Il passaggio da artigiana ad industriale della produzione<br> della materia prima ( inizi 1800 ), l&#8217;incremento demografico, la costruzione di nuove<br> abitazioni e le nuove correnti stilistiche-artistiche e culturali aumentano la domanda dei<br> prodotti in ferro in Europa e in Italia con qualche anno di ritardo. Questi manufatti sono<br> integrati da finiture prettamente industriali e da strutture ornamentali in ghisa. La ripresa<br> della produzione fabbrile ha i suoi alti e bassi a secondo del territorio in cui operano gli<br> artigiani; partecipano le botteghe di antica attività e moderne. Tra Ottocento e Novecento il<br> fabbro lavora il ferro prodotto dall&#8217;industria, già squadrato, pronto al taglio e alla lavorazione;<br> è un forte cambiamento rispetto al passato, perché i predecessori seguivano tutto il processo o<br> quantomeno rifinivano il metallo acquistato in barre, masselli, piastre, strutture di fissaggio e<br> attrezzi di lavoro.<br> Oggi il mestiere è in fase di declino lento ed inesorabile. Contribuiscono a questo<br> evento: complessità del lavoro, dispendio fisico, costi di produzione particolarmente elevati,<br> scarse risorse economiche individuali per allestire o ristrutturare una bottega, assenza di<br> spirito di iniziativa, concorrenza di mercato, particolari del manufatto ( cancello o ringhiera )<br> già prodotti in serie a livello industriale. L&#8217;intervento parziale dell&#8217;industria definisce da una<br> parte la riduzione del lavoro per l&#8217;esecuzione dell&#8217;opera e dall&#8217;altra un minor costo per l&#8217;<br> <br> 1) Relazione per la &#8220; Biennale dell&#8217;Arte del ferro &#8220;, Stia 30 ag.&#8211; 2 sett. 2007 <br> 36<br> acquirente; proviene dalla costante divisione del lavoro negli stabilimenti e dalla<br> specializzazione aziendale dovuta al mercato; è una trasformazione del lavoro artigiano<br> iniziata con la prima rivoluzione industriale, proseguita fino a nostri giorni con i componenti<br> da assemblare.<br> La tecnica di lavorazione<br> Forgiare, (1) battere e tirare il ferro costituiscono il metodo di base per la produzione<br> della materia prima e dei manufatti, già a partire dalla sua scoperta (metà del IV secolo a. C.,<br> presso egiziani e caldei), e chi produce il ferro esegue anche il prodotto. I minerali (ematite,<br> pirite, ossidi ferrosi) e combustibile di legno sono riscaldati all&#8217;interno di fornaci. Il blumo è<br> adagiato su supporto rigido, battuto, tirato con una pietra in antichità, poi a martello nei secoli<br> successivi; perde scorie ed ossido di carbonio: le operazioni di riscaldamento e battitura sono<br> reiterate diverse volte per abbassare la percentuale di carbonio ed ottenere ferro saldato<br> malleabile. Questo metallo è trasformato lentamente in barre e lamiere di sezione e<br> consistenza diversa. Il ferro diventa importante appena risultano evidenti le sue caratteristiche<br> di duttilità, resistenza, durata. Il sistema produttivo rimane invariato per secoli, fatta eccezione<br> per i nuovi utensili e attrezzi da lavoro; riprende vigore a partire dall&#8217;XI secolo e continua nel<br> futuro: fornaci più capienti; mantici di insufflazione d&#8217;aria, mossi dall&#8217;energia dell&#8217;acqua;<br> magli azionati sempre dalla forza motrice dell&#8217;acqua. La domanda di manufatti determina: i<br> miglioramenti costanti per la fusione dei minerali; la ricerca di disegni e di tecniche<br> decorative per le opere. Le tecniche decorative (ageminatura, niellatura, damaschinatura,<br> godranatura, perlinatura, traforo) qualificano la superficie metallica. Manufatti semplici e<br> complessi sono ordinati dai committenti, lavorati all&#8217;interno delle botteghe. Questi richiedono<br> una grande capacità di specializzazione da parte dei fabbri. La conoscenza della tecnica<br> lavorativa definisce, in modo generico, fabbro chi lavora il metallo, mentre la produzione<br> determina la specializzazione del mestiere in fabbri, maniscalchi e armieri. Il rispettivo<br> mestiere è ancora suddiviso in classe di lavoro:<br> - fabbri dediti all&#8217;arredo e ai serramenti;<br> - maniscalchi impegnati nelle ferrature dei cavalli e nei finimenti;<br> - armieri produttori di corazze, spade e coltelli, e armi da fuoco.&nbsp;